Il debridement consiste nella rimozione di tessuti morti, danneggiati o infetti, che potrebbero altrimenti compromettere la guarigione della lesione.
A causa della patologia predisponente delle lesioni croniche, spesso è necessario un continuo debridement di mantenimento, per eliminare la formazione ininterrotta dei tessuti necrotici e ridurre il carico batterico.
Le lesioni traumatiche sporche richiedono il debridement prima dell'inizio del trattamento.
Le ustioni gravi sono spesso trattate con totale asportazione dell'escara seguita da innesto cutaneo.
QUANDO NON E' NECESSARIO/E' NECESSARIO IL DEBRIDEMENT PER LA GUARIGIONE DELLA LESIONE?
Vi sono alcuni casi in cui il debridement non è appropriato ed è essenziale uno stretto controllo della lesione.
Quando le ulcere da pressione sono situate sul tallone e sono coperte di escara secca, il debridement non deve essere effettuato.
Generalmente esso è inoltre sconsigliato per le ulcere arteriose e per le ulcere diabetiche con escara secca o cancrena, senza infezione, e con un apporto vascolare insufficiente per la guarigione, a meno che non sia possibile il miglioramento della circolazione nell'area.
METODI DI DEBRIDEMENT
Sebbene esistano diversi metodi per effettuare il debridement, di seguito sono descritti i 3 metodi più comuni:
Chirurgico: La rimozione dei tessuti necrotici da parte di uno specialista può essere effettuata tramite debridement chirurgico o sharp. Il medico rimuove il tessuto necrotico utilizzando strumenti sterili come forbici, pinza e bisturi.
Autolitico: L'eliminazione selettiva dei tessuti necrotici da parte di enzimi’propri dell'organismo (liquefazione del tessuto necrotico).1 Le medicazioni utilizzate a tale scopo sono gli idrogeli che trattengono l'umidità favorendo l'eliminazione del tessuto necrotico e mantenendo l'ambiente umido della lesione a supporto della proliferazione dei tessuti di granulazione e della riepitelizzazione.
Enzimatico: Eliminazione dei tessuti necrotici tramite l'applicazione di agenti enzimatici per debridement prescritti, che distruggono il tessuto tramite un processo chimico.